Venerdì 17 febbraio, presso la Sala della Chiesa Valdese, e sabato 18 febbraio, presso la Biblioteca Centrale Giuridica del Palazzo di Giustizia in Roma, è stato invitato a parlare il Direttore della Comunicazione Nazionale de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Remo SICARDI al convegno sul pluralismo religioso, integralismi, democrazie, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso, dalla Rivista e Centro Studi Confronti, dalla Biblioteca Centrale Giuridica, dalla rivista Questione Giustizia e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Gli organizzatori hanno dichiarato: «Se il dialogo tra i credenti, e con chi non professa, è stato uno dei prodotti più felici della modernità, le nubi che offuscano il nostro tempo sembrano rendere meno sicuro il destino della tolleranza reciproca, del mutuo rispetto e della cooperazione fruttuosa tra gli abitanti del pianeta, animati da convinzioni e da tradizioni affatto diverse. Nell’Unione Europea, questi processi hanno garantito la formazione di un corpus abbastanza solido di principi e di regole, atti a garantire la libertà, la convivenza, il consenso e la risoluzione dei conflitti, tra orientamenti diversi, d’impianto religioso oppure laico».
I saluti di apertura sono affidati a Giacinto Bisogni, Presidente di Sezione, Corte di Cassazione e a Daniele Garrone, Presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei).
Sono seguiti gli interventi di: Franco Ippolito, presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso; Paolo Naso FCEI, Centro Studi Confronti, Università Sapienza e Kristina Stoeckl, Università di Innsbruck; Fausto Tortora, vice presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso; Giancarlo Gaeta, professore di Storia del cristianesimo antico, Università di Firenze; Simone Gaboriau, presidente onoraria della Corte d’Appello di Parigi; Giacomo Marramao, professore emerito di filosofia Uni Roma 3; Giovanni I. Giannoli, Consiglio dei Garanti della Fondazione Lelio e Lisli Basso; Ilaria Valenzi, Centro Studi Confronti e Fondazione Bruno Kessler; Pamela Harris, John Cabot University e Maurizio Ambrosini, Università degli Studi di Milano; Claudio Paravati, direttore Rivista e Centro Studi Confronti; Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma.
Nella sessione pomeridiana si sono seguiti gli interventi dei rappresentanti nazionali delle diverse confessioni religiose tra cui Remo Sicardi.
I lavori sono proseguiti sabato 18 febbraio presso la Biblioteca Centrale Giuridica del Palazzo di Giustizia, con l'introduzione di Franco Ippolito, Presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso. Sono seguiti gli interventi di Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale; Alessandro Ferrari, Università degli Studi dell’Insubria; Jlia Pasquali Cerioli, Università degli Studi di Milano; Alberto Melloni, segretario FSCIRE; Valdo Spini, presidente Fondazione Fratelli Rosselli e Roberto Zaccaria, costituzionalista, Presidente Consiglio italiano per i rifugiati. Modera Ilaria Valenzi, Centro Studi e Rivista Confronti e Fondazione Bruno Kessler.
Quindi un corpo di rappresentanti del Parlamento Italiano Elena Bonetti, Azione-IV, Maria Domenica Castellone, Movimento 5stelle, Alessandro Cattaneo, Forza Italia, Cecilia D'Elia, Partito Democratico, Giuseppe De Cristofaro, Sinistra Italiana, Riccardo Magi, +Europa, Lucio Malan, Fratelli d’Italia.
Il convegno è terminato con il sentito bisogno di una legge sulla libertà religiosa che possa contemplare i diritti costituzionali di libertà ed eguaglianza:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” (Art. 3 - Costituzione Italiana)
“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.” (Art. 8 - Costituzione Italiana)
“Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.” (Art. 19 - Costituzione Italiana)