Messaggio dei dirigenti di area

Il Vangelo è per tutta l’umanità

C’è un’altra verità divina e coerente, che Cristo, il nostro fratello e Salvatore, ha espiato per le trasgressioni di tutta l’umanità, per ogni individuo, a prescindere dal loro paese di origine, dalla razza o dal credo religioso

Christ at the Well
Anziano Mark A. Dundon, Gran Bretagna
Anziano Mark A. Dundon, Gran Bretagna Settanta di area, Area Europa Nord

Con 195 nazioni sparse in 7 continenti, più di 7.000 lingue diverse e una popolazione di 7,9 miliardi, viviamo in un mondo meravigliosamente ricco e vario. Ci sono un numero infinito di tradizioni e culture a ogni livello, in ogni nazione e persino in ogni singola famiglia. È veramente una meraviglia. Siamo ricchi in diversità e questo è magnifico!

Le norme sociali si allontanano sempre di più dai principi fondamentali del vangelo di Gesù Cristo, conosciuto e compreso grazie alla sua restaurazione in questi ultimi giorni. Nonostante questo, però, c’è sempre una verità costante, persistente e incrollabile; che venga o no compresa o riconosciuta come tale, non cambierà mai. Ovvero, che ogni uomo, donna e bambino che ha vissuto, che vive o che vivrà su questa terra gloriosa e varia è un figlio di Dio, il nostro Padre Celeste. Che siamo qui su questa terra per vivere nella mortalità per uno scopo divino, poiché “Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza. […] E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina” (Genesi 1:26–27) e dobbiamo diventare come Dio; “Io ho detto: ‘Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo’” (Salmi 82:6).

Adam & Eve

Anche il proclama sulla famiglia dichiara: “TUTTI gli esseri umani — maschi e femmine — sono creati a immagine di Dio. Ognuno di essi è un beneamato figlio o figlia di spirito di genitori celesti e, come tale, ognuno di essi possiede una natura e un destino divini”. Qual grande posizione privilegiata in cui trovarsi è sapere e comprendere questa verità essenziale. Ne sono grato. Non la do per scontata. Da ragazzo, a causa delle esperienze che avevo vissuto all’epoca, avevo domande riguardo alla natura di Dio, chi fosse, che aspetto avesse. Andavo nelle chiese locali e ponevo ai ministri di culto queste domande. Facevo domande sullo scopo della vita e sul perché fossimo qui se dovevamo patire dolore e tristezza. Non ricevevo mai una risposta soddisfacente che sembrava quella giusta.

Atonement

C’è un’altra verità divina e coerente, che Cristo, il nostro fratello e Salvatore, ha espiato per le trasgressioni di tutta l’umanità, per ogni individuo, a prescindere dal loro paese di origine, dalla razza o dal credo religioso. La risurrezione e l’immortalità sono un dono incondizionato per tutti i figli di Dio. Tuttavia, c’è un prezzo da pagare per sfruttare il potere divino dell’Espiazione, per il pentimento sincero e per essere liberati dal fardello del peccato. Il Salvatore stesso spiegò questo principio al Suo arrivo nelle Americhe: “E non mi offrirete più spargimento di sangue; sì, i vostri sacrifici e i vostri olocausti cesseranno, poiché non accetterò più i vostri sacrifici e i vostri olocausti. E mi offrirete in sacrificio un cuore spezzato e uno spirito contrito. E chiunque verrà a me con cuore spezzato e spirito contrito, lo battezzerò con il fuoco e con lo Spirito Santo” (3 Nefi 9:19–20). Continuando il suo discorso Alma conferma: “Perciò chiunque si pente e non indurisce il suo cuore, avrà diritto alla misericordia, tramite il mio Figlio Unigenito, per la remissione dei suoi peccati; e questi entreranno nel mio riposo” (Alma 12:34). E grazie alla misericordia conosciamo dagli insegnamenti di Giacobbe la situazione di coloro che non hanno l’opportunità di essere istruiti, di capire e di avere una testimonianza di Cristo: “Poiché l’Espiazione soddisfa le esigenze della sua giustizia per tutti coloro a cui non è stata data la legge, affinché siano liberati da quell’orribile mostro, la morte e l’inferno, e il diavolo e il lago di fuoco e di zolfo, che è tormento infinito; ed essi sono restituiti a quel Dio che dette loro l’alito, che è il Santo d’Israele” (2 Nefi 9:26).

Quanto è bello questo dono, per tutta l’umanità! Ne sono grato, perché provo regolarmente la gioia di un peccato perdonato, e in egual modo la gioia di uno che è stato guarito.

Concludo con il promemoria dell’invito fatto a ciascuno di noi dal Salvatore stesso: “Venite a me voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo. Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch’io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero” (Matteo 11:28–30).