Trovare un antenato

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Messaggio dei dirigenti di area

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Anziano Joaquim Moreira, Portogallo
Settanta di area


Settanta di area

“Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama Colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato”.[1]

Quella di essere nati da Dio è un’esperienza unica, personale e indimenticabile che ci permette di superare le difficoltà della nostra vita.

L’esperienza fatta durante del nostro primo incontro con i missionari è sempre un momento che non dimenticheremo mai, proprio come quando abbiamo vissuto la prima esperienza spirituale nell’ottenere la nostra testimonianza.

In questi momenti sublimi è come se la nostra “polvere addormentata ”[2] ottenesse nuova vita e noi sentissimo nelle “narici un alito vitale”[3] e nascessimo di nuovo.

Questo è quanto accaduto alla quindicenne Telma Silva, del Rione di Seixal, nel Palo di Setúbal. Anche se non apparteneva alla Chiesa, Telma frequentava il Seminario di primo mattino ed è nato in lei il desiderio di essere battezzata grazie all’amore che sentiva tra i membri.

A un certo punto il Palo di Setúbal ha invitato i giovani a partecipare a un viaggio al Tempio di Madrid ad aprile 2016.

Telma era triste perché non poteva partecipare al viaggio al tempio con la sua classe di Seminario, dato che non era membro della Chiesa. Così ha deciso di mettere alla prova la sua fede in Gesù Cristo e ha preso la decisione di essere battezzata. Ma ciò non bastava perché, dato che stava andando al tempio, ha cominciato a imparare a conoscere i suoi antenati al fine di poter svolgere le ordinanze per loro nelle acque del battistero.

Telma non era soltanto nata di nuovo, ma, anche grazie al Seminario a cui partecipava, ha compreso la differenza che poteva fare nella sua famiglia portando i nomi dei suoi antenati al tempio in modo che essi potessero sperimentare una nuova nascita, un’esperienza spirituale gloriosa.

“Da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti”.[4] L’amore che proviamo per Dio si manifesta anche quando amiamo tutti i Suoi figli, ovvero quelli che sono tra noi, quelli che devono ancora nascere e quelli che hanno già vissuto.

Uno delle più grandi dimostrazioni d’amore è fare qualcosa per qualcuno che non può farlo da solo.

Il più sublime atto d’amore compiuto su questa terra è stato il sacrificio espiatorio del nostro Salvatore Gesù Cristo. La Sua Espiazione ci ha permesso di ottenere la remissione dei nostri peccati, cosa che non possiamo ottenere da soli.

In modo simile, i nostri antenati non possono dimorare alla presenza di Dio a meno che non ricevano le ordinanze di salvezza.

I nostri antenati vivono in circostanze davvero speciali: “Alla morte il nostro spirito va nel mondo degli spiriti. La morte non cambia la nostra personalità o il desiderio [di fare] il bene o  [il] male. [...] Nel mondo degli spiriti il Vangelo è predicato a coloro che non lo hanno osservato o che non hanno avuto la possibilità di ascoltarlo mentre si trovavano sulla terra”. [5]

Il profeta Abdia predisse che ci sarebbero stati dei “liberatori […] sul monte Sion”[6]. Noi possiamo rientrare questo contesto quando portiamo salvezza a coloro che la vogliono, ma che non possono ottenerla da soli.

Uno dei meriti che possiamo attribuirci quando svolgiamo il lavoro per i nostri antenati è la carità, perché quello che facciamo è un sublime atto d’ amore e, “a meno che gli uomini non abbiano carità, non possono ereditare quel posto che [Cristo ha] preparato nelle dimore di [Suo] Padre”.[7]

“Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre moltitudine di peccati”.[8]

Che grande benedizione è il poter sviluppare un amore simile per coloro che non conosciamo personalmente, ma che sono presenti in noi quando abbiamo bisogno di aiuto, perché sono come angeli custodi che pregano per noi, si preoccupano per noi evogliono che facciamo del nostro meglio.

Spero che amiamo per essere amati, serviamo per essere serviti e benediciamo per essere benedetti.

Nel nome di Gesù Cristo.
 

Amen.


[1] 1 Giovanni 5:1

[2] DeA 138:17

[3] Genesi 2:7

[4] 1 Giovanni 5:2

[5] Predicare il mio Vangelo, pagine 52–53

[6] Abdia 1:21

[7] Ether 12:34

[8] 1 Pietro 4:8