Le immagini delle ultime 24 ore hanno toccato il cuore di tanti, e molti si sono attivati per portare soccorso e hanno offerto la propria disponibilità tramite i propri dirigenti.
La Chiesa è in contatto, tra gli altri, con la Croce Rossa Italiana e con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno dai quali riceverà nei prossimi giorni richieste specifiche di aiuto.
È importante sapere che le istituzioni, come per esempio la Protezione Civile, sono attrezzate come forza lavoro, come risorse finanziarie e come disponibilità di beni e attrezzature varie per far fronte ai primi giorni delle emergenze in modo funzionale e, soprattutto, autonomo.
Inoltre i soccorsi prestati nelle prime ore di un’emergenza possono essere prestati soltanto da personale e volontari specializzati. Questo perché nell’immediato non ci sarebbe il tempo di coordinare e di addestrare volontari non specializzati. I volontari non addestrati hanno il desiderio di aiutare, ma non le competenze per farlo nel modo necessario.
Varie organizzazioni governative e associazioni private offrono la possibilità di donare contanti e beni materiali che vengono poi inseriti nella macchina degli aiuti governativi. I membri della Chiesa che desiderano aiutare nell’immediato possono agire come singoli individui, e non come unità organizzate della Chiesa, e trovare occasione per contribuire tramite queste organizzazioni. Si consiglia di controllare la bontà delle organizzazioni a cui si dona.
In questa prima fase, la Croce Rossa Italiana ha chiesto ai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni di donare sangue (vedere qui). Inoltre la Chiesa è nell’elenco di coloro a cui verrà chiesto di aiutare materialmente nella seconda fase dell’emergenza.
L’Area Europa della Chiesa ha già messo a disposizione i fondi necessari e in queste ore sono allo studio progetti di intervento per affrontare l’emergenza nella sua seconda fase, ovvero quella più difficile della gestione del quotidiano una volta che tutti i corpi saranno stati recuperati e i feriti messi in sicurezza.
L’anziano Alessandro Dini Ciacci ha detto: “La disponibilità ad aiutare mostrata dai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sia in Italia che all’estero è un segno tangibile dell’amore del Salvatore che alberga nel cuore di coloro che dichiarano ogni settimana di prendere su di sé il Suo nome. Tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo come cittadini, possono come singoli individui collaborare con le organizzazioni a disposizione. Le unità della Chiesa attenderanno istruzioni ufficiali per i progetti finanziati dalla Chiesa e che verranno annunciati secondo necessità. Incoraggio i membri che siano nelle condizioni fisiche per farlo a donare il sangue. In occasione del digiuno del prossimo fine settimana, coloro che lo desiderano possono inoltre versare un’offerta nella voce AIUTI UMANITARI oltre alla consueta offerta di digiuno e continuiamo a ricordarci nelle nostre preghiere di coloro che stanno soffrendo”.